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Citazioni bibliografiche A. M. Cotto Meluccio, G. G. Fissore, L. Franco (a cura di) - Carturali notarili dell’archivio Capitolare di Asti -
I registri di Iacobus Sarrachus, notaio del vicario vescovile (1309 1316) -
Torino 2002.A. Ferretto - Codice diplomatico delle relazioni fra la Liguria, la Toscana e la Lunigiana ai tempi di Dante (1265-1321). In: “Atti della Società Ligure di Storia Patria”, parte seconda 1275-1281, Vol. XXXI, fasc. II, pp. 360-361, Genova, 1903. Anno 1281 - DCCXXXVI
- 28 marzo - " .…... Guglielmo da Moneglia, alla presenza di
Garberino
Sarachi da Corniglia, riceve da Giacomo Gallo
L. 4 e s. 6 per prezzo d'una balla d'acciaio, venduta in Corneto, essendo
ivi andato col suo panfilo, chiamato S. Antonio." .....
Not. Leonardo Negrino,
Reg.III, p. 59. Andreas Assaracus Sarracus - Andreae Assaraci Sarrachi Trivultias Historiae novae ac veteres, presso lo stampatore Gottardo da Ponte, 1516. Nel frontespizio del libro vi è l’immagine
della Fede tra Minerva e Giunone che porge al Trivulzio la corona
dell’immortalità alla presenza del re di Francia Francesco
I. Camillo Sarachi - Il primo libro de madrigali a cinque voci. (musica a stampa) Conservato presso la Biblioteca d'arte del Museo Civico Correr, Venezia (ma attualmente non consultabile). Il testo poetico è riportato in: Alfred Noe - Die Prasenz der romanischen Literaturen in der 1655 nach Wien verkauften Fuggerbibliothek. 3 Band. Die Texte der "Musicales", International forschungen zur allgemeinen und vergleichenden literaturwissenschaft, 1997. Copia originale dello Stemmario Trivulziano (fine XV secolo), conservato presso la Biblioteca Trivulziana di Milano. Facsimile dello Stemmario Trivulziano, a cura di Carlo Maspoli, ed. Orsini De Marzo, Milano, 2000. Sono riportati 2
stemmi appartenenti ad una famiglia "di Sarachi":
Codice araldico di Marco Cremosano (conservato presso l'Archivio di Stato di Milano). Sono riportati 2
stemmi appartenenti alla famiglia "Sarachi", simili, ma non identici, a quelli riportati nello Stemmario Trivulziano. --
Paolo Moriggia - Della Nobiltà di Milano - Appresso Gio Battista Bidelli, Cap. XI, pp. 484-487, 1595 (ed. 1619). Delli Sarachi eccellenti nella virtù d’intagliare di Cristallo, o altre gioie. D. Pietro Zani - Enciclopedia metodica critico-ragionata delle belle arti dell’Abate D. Pietro Zani, Fidentino, Parma, Tipografia Ducale, pp. 60-61, 1823. Elenco dei componenti della famiglia/scuola dei Sarachi. De Boni Filippo - Biografia degli artisti, 1840. Saracchi:"Cinque
fratelli milanesi del secolo decimosesto. Sono ricordati come eccellenti
lavoratori di cristallo e di oreficeria. Operarono in oro ed in pietre
dure per vari Principi di quel tempo, e meritano qualche cenno.”
Hans Vollmer - Allgemeines Lexikon der Bildenden Kunstler. Von der antike bis zur gegenwart, Leipzig, Verlag Von E. A. Seemann, p. 459, 1935. Saracchi (Saracco):
descrizione dei manufatti (opere principalmente in cristallo) dei Saracchi,
con varie indicazioni bibliografiche.
Enciclopedia Italiana Treccani. Il cognome Saracchi
non è riportato come voce a sè stante ma lo si ritrova alle
voci: argento,
cristallo,
glittica
e pietre dure.
Storia di Milano - Fondazione Treccani degli Alfieri per la Storia di Milano, vol. X, pp. 842-850 e vol. XII, pp. 801-804, 1953-1966. Notizie sulla "Bottega
dei Saracchi" ed immagini di alcune loro opere in cristallo di rocca.
Artigianato Lombardo. L’opera ceramica, le pietre e i vetri, Milano, CARIPLO, 19-- (fuori commercio). Immagini di alcune
opere della "Bottega dei Saracchi".
Filippo Rossi - Capolavori di oreficeria italiana dall’XI al XVIII secolo, Electa Ed. It., 1956. Fotografie ed illustrazioni
di lavori dei Saracchi conservati in musei di Berlino, Monaco ed in una
collezione privata di Parigi.
Magnificenza alla corte dei Medici. Arte a Firenze alla fine del Cinquecento, Electa Ed.,1996. Catalogo della mostra
allestita a Firenze, nella quale erano esposti dei diaspri dei Saracchi.
Acidini Luminat, Iadranka Bentini, Patrizia Curti, Rossella Rinaldi e Anna Stanzani - I magnifici apparati, ROLO BANCA, 1998, (fuori commercio). Illustrazioni di
lavori dei Saracchi conservati in musei di Firenze, Madrid, Braunschweig
(Herzog-Anton-Ulrich-Museum: vaso in onice).
Sylvie Raulet, in collaborazione con Alain Boucheron - Cristal de roche, Assouline, 1999. Riproduzioni di
opere dei Saracchi conservate a Firenze, Vienna, Parigi.
La Prof. Paola Venturelli,
nelle sue ricerche su gioielli e gioiellieri milanesi del XV e XVI secolo
ed in qualità di curatrice di specifiche sezioni di mostre, ha dedicato
attenzione, tra gli altri, alla produzione artistica della famiglia (o
scuola) dei Saracchi, riportando molte notizie su tale famiglia (e
riproduzioni di loro opere) in diverse pubblicazioni e cataloghi:
Enciclopedia di Milano – Dalle origini ai giorni nostri – Franco Maria Ricci, 2° ed. Milano 1998. Alla voce Sarachi: “famiglia
di intagliatori di pietre dure (attivi tra la fine del Cinquecento e
gli inizi del Seicento). Fra i maestri della lavorazione del cristallo
di rocca e delle pietre dure, vanto della tradizione artistica
tardorinascimentale milanese, primeggia per l’officina dei cinque
fratelli Sarachi – Giovanni Ambrogio, Simone, Stefano, Michele,
Raffaello – che fra il 1570 e il 1610 furono fornitori delle
principali corti europee. L’altissima qualità degli
intagli zoomorfi (draghi, mostri marini, uccelli) che ne
contraddistinguono il repertorio ornamentale risentono dello stile di
Annibale Fontana, autore dei più spettacolari vasi in cristallo
di rocca e pietre dure della metà del Cinquecento.” Opere della scuola
dei Saracchi sono attualmente conservate presso i seguenti musei: Kunsthistorisches
Museum, Vienna Louvre Parigi Museo del Prado Madrid Carolus Antonius Sarachi - Theses ex Medicina, Theses ex Botanica, De Corticibus Cinnamomum, in regio Taurinensi Atheneo, tipografo J.B. Chais, agosto1738. Antonio Saracchi - Cenni su di alcuni prodotti della distillazione secca del carbon fossile - Tesi per il diploma in Farmacia, discussa nella r. Università di Pavia, Pavia, Tipografia Fratelli Fusi, dicembre 1862. Paolo Saracchi - Brevi cenni sulle calci idrauliche -Tesi per il diploma in Farmacia, discussa nella r. Università di Pavia, Pavia, Tipografia Fratelli Fusi, dicembre 1862. Cesare Saracchi - Mobili imbottiti, G.G. Gorlich, Milano, 1947. Raccolta di quanto all'epoca si poteva trovare nel campo dei mobili imbottiti (poltrone, salotti) e dei tessuti d'arredamento. Monica Di Barbora e Adolfo Mignemi - Cinquanta anni da fotografo di paese, in "Millenovecento" (mensile di storia contemporanea), Milano, gennaio 2003, pp 63-77. Sono riportate diverse immagini originali di Gianni Saracchi, fotografo di Corbetta. |
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