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In provincia di Asti esiste il paese di Saracchi, frazione di San Martino Alfieri. |
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Curiosità locale: c'è una casa chiamata Palazzo Garibaldi, perché l'eroe per antonomasia del Rinascimento italiano vi abitò per breve tempo, dato che l'ultima moglie, Francesca Armosino, era nata in quella frazione. |
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Anche a Loazzolo, a circa 40 Km da San Martino, si trova una "località" Saracchi, più precisamente "strada vicinale Saracchi". A Talamona, in provincia di Sondrio, c'è una non meglio identificata località "Cà Saracchi". In Emilia, l'altra regione in cui vivono parecchi Saracchi, si trovano varie costruzioni identificate con il nostro cognome; ad esempio, in provincia di Reggio Emilia: - a Quattro Castella c'è, o c'era, una Villa Saracchi, raffigurata in una vecchia cartolina; - nel comune di Campegine esiste uno sbarramento Saracchi (impianto idrovoro sulla strada Campegine-Castelnuovo Sotto). Anche fuori dall'Italia si riscontra qualcosa di simile. Curiosamente, sparsi per il mondo, si trovano varie
località ed un fiume con il toponimo Sarachi (con una sola c); ad esempio:
- in
Bielorussia si trova la città di Sarachi; - nella Spagna settentrionale, a sud di Bilbao, si trova il paese di Saracho; - in Perù si trova un picco montagnoso: Cerro Sarachi; - in Messico si trova il Rio Sarachi, affluente del Rio San Miguel. Archivio fotografico Saracchi Il Comune di Corbetta, paese di origine di "parecchi" Saracchi, ha istituito un Archivio fotografico Saracchi, costituito dal materiale prodotto e raccolto da un fotografo nato e vissuto a Corbetta, Gianni Saracchi, che alla passione per la fotografia ha unito quella per la propria città. L’archivio ha dimensioni notevoli; comprende, infatti, duecentosessantamila negativi (tra cui 500 lastre di vetro), 6.200 positivi e 2.300 diapositive, sia in bianco e nero che a colori, oltre a materiale filmico, attrezzature fotografiche, pubblicazioni sulla fotografia e sulla storia di Corbetta, prodotti o raccolti dalla fine degli anni '40 al 2000; comprende anche originali e riproduzioni di fotografie di anni precedenti, dalla fine del 1800 sino al 1930. Si tratta, per la maggior parte, di immagini convenzionali che, tuttavia, riprendendo gli avvenimenti lieti e tristi (battesimi, matrimoni, funerali), eventi civili e religiosi, nonché l’ambiente e le attività produttive di Corbetta, documentano i cambiamenti nella vita e nei costumi di tale cittadina nel corso di mezzo secolo. L’intero complesso documentale è stato
acquistato nel 1996 dal Comune di Corbetta, che ospita e gestisce tuttora
il patrimonio. Dalla fine del 1998 è stato avviato, inoltre, il
riordino del materiale, attualmente completato a cura della Dott.ssa Monica
Di Barbora.
Diverse immagini originali di Gianni Saracchi compaiono nell'articolo
"Cinquanta anni da fotografo di
paese", pubblicato (a cura della Dott.ssa Di Barbora, in collaborazione
con Adolfo Mignemi) in "Millenovecento" (mensile di storia contemporanea),
Milano, gennaio 2003, pp 63-77. |
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